Motori

Come proteggere le nostre auto

Le regole per essere pronti ad uscire dal lockdown in sicurezza.

In questo periodo di lockdown imposto, a subire uno stop forzato sono soprattutto le auto, lasciate per lungo tempo inutilizzate.

Ma in che stato le troveremo una volta terminata l’emergenza sanitaria? Con qualche accortezza, buono.

A correre in nostro aiuto alcune case automobilistiche, come Mercedes e Smart, hanno pubblicato sui propri siti internet una lista di consigli per prendersi cura della propria auto.
Tra i principali troviamo: la verifica periodica della pressione degli pneumatici, l’utilizzo del mantenitore di carica per preservare l’integrità della batteria, la pulizia della carrozzeria dallo sporco per evitare la corrosione dopo un lungo periodo di fermo e l’igienizzazione dell’abitacolo tramite l’utilizzo di detergenti appositi e panni in microfibra. 

La batteria

Il primo componente da dover tenere in considerazione in situazioni come questa è la batteria.
Le auto dei giorni nostri, infatti, assorbono continuamente piccoli quantitativi di elettricità anche se spente per continuare ad alimentare vari elementi come, ad esempio, l’antifurto.
Il rischio che dopo un periodo di lunga inattività non riesca più a dare energia al motorino d’avviamento per accendere l’auto è reale.

La prevenzione di questo organo delle automobili varia in base agli strumenti che abbiamo a disposizione e in base a dove si trova la vettura.

Nel caso questa sia parcheggiata in un luogo esterno alla nostra abitazione – e che quindi non ci sia una presa elettrica nelle vicinanze – conviene ogni tanto andare ad accendere l’auto per qualche minuto.
Si può pensare anche di adottare uno stacca batteria (strumento di piccole dimensioni che, collegato al polo positivo della batteria, isola il collegamento tra la batteria e l’impianto elettrico della vettura) oppure, più semplicemente, di staccare i morsetti.
In questo ultimo caso sarebbe bene adottare alcune misure di sicurezza: indossare dei guanti, ad esempio, e attrezzi specifici.
C’è da ricordare che nel caso in cui si scelga l’opzione di distacco dei morsetti l’impianto elettrico della nostra vettura non sarà più in funzione. Non si potrà più contare dunque sull’apertura tramite telecomando e sull’antifurto. Inoltre, le centraline delle auto più moderne si resetteranno andando a perdere i parametri memorizzati, richiedendo, ad esempio, durante il ricollegamento dei morsetti i codici di sblocco della radio.

Nel caso in cui la vettura sia parcheggiata in uno spazio privato, oltre agli accorgimenti già citati, si può pensare di adottare anche un mantenitore di carica.
Si tratta di uno strumento che è collegato ad una normale presa elettrica e che previene, appunto, che la batteria si scarichi per il mancato utilizzo.

E nel caso in cui la macchina non dia alcun segno di vita, potete contare sui booster a presa o portatili che danno lo spunto necessario al motorino d’avviamento.

Gli pneumatici

Un altro elemento fondamentale che può essere tenuto sotto controllo senza particolari difficoltà è rappresentato dagli pneumatici.
Se possibile, prima di lasciare l’auto in sosta per lungo tempo, conviene gonfiarli a una pressione superiore a quella indicata dal libretto, per contrastare la deformazione della parte a contatto con il terreno causata dal peso della vettura. Quando torneremo a utilizzare le nostre auto, basterà ricordarsi di riportare la pressione al dato indicato dalla Casa automobilistica.
In ogni caso, tra le prime cose da fare quando torneremo a guidare ci sarà proprio quella del controllo della pressione delle gomme: ne va del comfort e anche della sicurezza.
Lo si può fare presso un distributore o un gommista, ma anche a casa, usando compressori con manometro a presa o portatili.

Gli interni e gli esterni

Una volta prese le precauzioni affinché l’auto riparta e riparta in sicurezza, si può pensare anche ad adottare quegli accorgimenti che evitano che alcuni elementi come la carrozzeria o i rivestimenti interni invecchino precocemente. Per quanto riguarda la carrozzeria, se si lascia il veicolo per strada, si può ricorrere all’utilizzo di teli copriauto che proteggono la verniciatura da graffi e agenti atmosferici.
Anche selleria in pelle e rivestimenti interni in plastica possono soffrire per la continua esposizione solare.
Per questo motivo si consiglia l’utilizzo di dispositivi parasole da applicare nella parte interna del lunotto anteriore o di una copertura con un lenzuolo dell’abitacolo interno per preservare la qualità dei materiali. 

Per i problemi più grandi?

Fin qui abbiamo parlato di auto ferme a causa della pandemia. Ma anche in questo periodo di lockdown ci sono persone che l’auto continuano ad usarla, per necessità particolari o esigenze lavorative.

Con le concessionarie e le officine chiuse, però, anche la necessità di un piccolo intervento può diventare un problema di non facile soluzione.
Fortunatamente le Case hanno prontamente messo in piedi iniziative per non lasciare soli i propri clienti.

Ad esempio, Ford ha messo a disposizione un numero di telefono dedicato con il quale si possono fissare appuntamenti per la riparazione di guasti e la manutenzione in caso di emergenza.

Anche Audi, Peugeot, Toyota, Mercedes e Bmw garantiscono assistenza nei casi di necessità offrendo sul loro sito la lista delle aperture delle loro officine e numeri verdi dedicati.

Fiat, dal canto suo, oltre ad offrire la manutenzione straordinaria, ha lasciato attivo il servizio di Pick Up & Delivery per garantire il massimo supporto alla propria clientela.

Renault, oltre ad aver avviato le iniziative di supporto come le altre Case automobilistiche, ha messo a disposizione dei suoi clienti un servizio online che permette di scoprire qual è il costo degli interventi di manutenzione da effettuare (tagliando, distribuzione, freni, ecc..).
I proprietari di un modello della Casa della Losanga, infatti, potranno, accedendo al proprio profilo personale o inserendo la targa della propria vettura, ricevere il preventivo per la manutenzione e prenotare un appuntamento in una delle officine che ha aderito all’iniziativa. 

Siete pronti?

 

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