Una passione senza freni
Paola macinatrice di Km tra una sfogliatella e un disegno in Subito
A volte mi capita di pensare: “Chissà se avessi iniziato a pedalare da piccola, oggi forse sarei famosa…”
Ma poi questo pensiero scompare all’istante dalla mia testa per lasciare spazio al rapporto speciale che in questi anni ho instaurato con la bici.
Una bici per amica
Sì, non sono una pro, non l’ho mai vista come un “mezzo” per fare una prestazione ma come una compagna di avventure, un’amica con cui parlare tra una pedalata e l’altra.
E di pedalate ne faccio tante sin da quando ero piccolina.
Poi è arrivato il cicloturismo: una passione che mi è stata trasmessa da un’amica e piano piano è cresciuta fino a diventare necessità e mancanza quando si è troppo lontane. È diventata parte di me e a mia volta l’ho passata ad altri amici che l’hanno condivisa: una sorta di economia circolare di passioni e belle storie da raccontare.
Questo aspetto della pedalata è una delle cose che amo di più, la condivisione.
Pedalare insieme
Cerco spesso di far entrare in questo mondo le persone che mi sono vicine e, fidatevi, non è successo quasi mai che qualcuno non se ne innamorasse dopo poco… anche perché io la trovo proprio sexy!
Pedalo spesso in compagnia, ma qui lo posso dire… “quant’è bello uscire da sole io e lei”!
A volte sembra quasi una seduta dallo psicologo, altre dei veri e propri brainstorming: le idee più belle mi sono venute in bicicletta.
È sempre pronta ad accogliere i miei stati d’animo, i cambi d’umore o a festeggiare dei traguardi. Ad ogni evento corrisponde una diversa pedalata e velocità o per essere più tecnici un’avg differente. Perché se la giornata è andata storta si va con la crono e si tengono almeno i 28 km/h (quando si è in forma) se invece sono riuscita a scegliere il giusto font a lavoro e lo spaghetto con i pomodorini è uscito al dente come dico io… allora la pedalata è morbida, rilassata e si guardano anche gli aironi sul Naviglio.
In bici ci esco con Vale… che ancora si fida di me. Dopo 10 km siamo già sedute in trattoria e ci lamentiamo del fritto che non abbiamo digerito, mentre cerchiamo di chiudere il percorso che ho scaricato sul computerino che puntualmente è scarico.
In bici ci esco con il mio gruppo di women riders, “Un altro giro”. Sì, il nome è volutamente un’allusione al cibo e a un buon bicchiere. Con loro però a volte riusciamo anche a fare le serie con delle prestazioni di tutto rispetto per delle dilettanti ma solo perché c’è Lorenza che tira il gruppo e ci fa fare come lo chiama lei il… TTT Team Trial Time.
In bici ci esco con Raffy che è stato un professionista per tanti anni ed è il mio compagno di uscite in costiera.
Sì viaggiare
In bici ho iniziato a viaggiare e ora non riesco a farne a meno. Almeno una volta all’anno si deve fare un viaggio lungo in bicicletta. Perché è uno scoprire lento, osservare tutto quello che scorre di fianco, sapersi arrangiare da soli e riuscire sempre a trovare una soluzione alternativa se qualcosa non va come hai programmato. Viaggiare in sella mi dà una leggerezza che nessun viaggio è mai stato in grado di farmi provare, una leggerezza mentale e anche organizzativa.
Perché con il bikepacking devi ben selezionare quelle che sono le cose fondamentali da portare e quando si esce la sera l’outfit più elegante che avrai sono sandali un pantaloncino e una maglietta, al massimo una giacca a vento per l’intera durata del viaggio.
Questa passione ha trasformato la mia quotidianità, rendendomi più consapevole delle piccole gioie del viaggio, non solo della destinazione.
Quindi meno male che non sono diventata famosa, altrimenti non avrei mai avuto il tempo per vivermi questa passione a modo mio, con leggerezza e a cuore aperto.
Paola – Creative designer di Subito