Il lato social delle bici
Perché è bello pedalare nella stessa direzione.
Le temperature miti e le giornate di sole incoraggiano a montare in sella alla bici e a godere dei diversi momenti della giornata col vento tra i capelli, il sole che bacia la pelle e i profumi di fiori e piante che inebriano le strade,
In molti approfittano del percorso in bicicletta per rilassarsi, abbandonarsi ai propri pensieri, tenersi in forma.
Lo spazio del ciclista generalmente viene considerato come un universo individuale, in realtà non è così. Dal punto di vista agonistico il traguardo raggiunto dal ciclista è il risultato del grande lavoro di un gruppo, di tutto il suo team. Volendo considerare poi il vissuto amatoriale legato alle due ruote, esistono davvero tanti modi di condividere l’esperienza. Il tandem, per esempio, è uno di questi!
La parola ‘tandem’ in origine identificava una carrozza molto leggera trainata da due cavalli, sistemati uno davanti all’altro.
Successivamente il tandem è diventato una bicicletta per due o più persone (tandem a tre, tandem a quattro…), con due o più manubri e sellini, che richiede una certa sincronizzazione durante la pedalata.
Un altro mezzo che consente di pedalare in compagnia è il risciò.
Come suggerisce l’etimologia del termine di origine giapponese, il risciò nasce come veicolo, a uno o due posti, a trazione umana e generalmente la persona che lo traina è a piedi. Questa versione classica del risciò è molto diffusa in Asia e Africa; in Italia e in Europa invece sono i passeggeri stessi a pedalare e a condurre il mezzo, oppure la carrozza con i passeggeri è trainata da un conducente in bicicletta.
Quanto potrebbe essere divertente ed originale fare shopping in centro con le amiche a bordo di un risciò? Oppure organizzare un picnic romantico al parco e arrivare con un tandem?
In questo senso la bicicletta diventa un mezzo di trasporto profondamente aggregante, un amplificatore di condivisioni e di emozioni. Ancor più che condividere semplicemente il percorso bisogna mantenere lo stesso ritmo, calibrare l’andatura, sintonizzare i pensieri e concentrarsi sul percorso. Insieme.
Perché amare non è guardarsi l’un l’altro, ma pedalare insieme nella stessa direzione.
Photo by Nguyen Ho Binh on Unsplash