Open space, gestisci il tuo spazio
Un modo flessibile di vivere la casa
L’open space è l’habitat ideale della nostra epoca dinamica e flessibile perché asseconda il cambiamento in un contesto che facilita lo svolgimento di più attività in contemporanea grazie all’eliminazione delle barriere.
Cos’è un appartamento open space?
L’affermazione più intuitiva per definire un appartamento organizzato (interamente o solo in parte) come open space riguarda l’assenza di pareti o altri divisori fissi: la planimetria dell’alloggio non è vincolata a una ripartizione delle stanze in base alla loro funzione ma, al contrario, sembra corrispondere a un unico ambiente esteso.
Lo spazio abitativo dell’open space è contraddistinto da:
- continuità: il movimento da una parte all’altra è fluido e determina connessioni funzionali e visive;
- complessità: nell’open space coesistono tempi, attitudini e interessi diversi;
- flessibilità: l’interazione fra le funzioni e, di conseguenza, la disposizione degli arredi possono variare in riferimento a nuove esigenze.
Come ottimizzare gli spazi in un open space?
La possibilità di creare spazi aperti e continui deve essere sfruttata tenendo conto delle caratteristiche dell’abitazione. Non sempre l’open space è applicabile a tutta la casa, specialmente quando gli alloggi sono molto grandi; per gli appartamenti con planimetrie “importanti” conviene ragionare su sottoinsiemi (zona giorno, zona notte, ingresso) e definire altrettanti open space.
Viceversa, un bilocale di dimensioni ridotte può facilmente trasformarsi in uno spazio unico, in cui tutte le aree comunicano, con la sola eccezione dei servizi igienici.
Le funzioni che coabitano nell’open space devono avere un legame reciproco tale da giustificarne la vicinanza. Per esempio, l’insieme costituito da una sala da pranzo e un salotto trova la sua logica nei meccanismi della convivialità, che portano a consumare il pasto e poi scambiare quattro chiacchiere sul divano.
Analogamente, in tempi di smart working, ha senso inglobare lo studio nel soggiorno, scegliendo la collocazione più vantaggiosa della scrivania o del tavolo per computer rispetto agli scaffali e alle prese elettriche.
Come arredare un appartamento open space?
Nell’open space, l’arredamento svolge una funzione fondamentale perché, da un lato sottolinea le separazioni che in una sistemazione tradizionale sarebbero definite da elementi divisori, dall’ altro evidenzia i rimandi tra le parti della casa.
Uno degli ambienti open space più complessi e difficili da arredare è il soggiorno integrato con angolo cottura, sala da pranzo e salotto, che al suo interno ospita attività eterogenee e distribuite nell’arco delle 24 ore. Si va dalla preparazione dei cibi, al consumo dei pasti fino alla fruizione di programmi televisivi e videogame; per non parlare del ricevimento di ospiti e delle sessioni di telelavoro.
Il blocco composto da elettrodomestici, lavabo e piano di lavoro va collocato in modo da beneficiare del ricambio d’aria di una finestra o di un balcone, oppure di un sistema di aerazione artificiale. Importantissima la cappa di aspirazione, indispensabile per evitare che i fumi della cucina producano a lungo andare aloni e macchie su pareti e soffitto del soggiorno aperto.
Il tavolo da pranzo può essere posto come una sorta di barriera (anche visiva) tra angolo cottura e salotto e, allo stesso tempo, come piano di appoggio integrativo, sia per le operazioni collegate alla cucina sia per altre attività.
Nell’arredamento dell’open space assume grande rilevanza anche la posizione degli attacchi per l’illuminazione artificiale e il numero di prese elettriche disponibili. Individuati i punti in cui collocare le luci, dovranno essere effettuate scelte di design che riflettano il carattere generale dell’ambiente.
Quali sono i pro e contro di un appartamento open space?
Abitare in un appartamento open space offre diversi vantaggi: gli spazi sono illuminati meglio e consentono un rapido ricambio d’aria, nel medesimo ambiente possono essere svolte diverse attività contemporaneamente e la visuale non è ostacolata da pareti divisorie.
Prima di creare un open space va comunque considerato anche il rovescio della medaglia: perdita della privacy (senza divisori, si riduce la riservatezza), pulizie più complicate e manutenzione più frequente.
Il rapporto tra pro e contro nelle soluzioni abitative open space dipende anche dal numero di abitanti dell’appartamento: a parità di metri quadrati, l’open space può essere la scelta perfetta se si vive soli o in coppia; viceversa, se gli occupanti sono numerosi – e tendono a ritrovarsi in casa negli stessi orari – si accentueranno le problematiche relative alla privacy e le difficoltà nella gestione di pulizie e riparazioni.
Foto di Kara Eads su Unsplash