Targa prova: tutto quello che devi sapere
Chi la può usare e in quali casi.
Alzi la mano chi almeno una volta da bambino non ha rivolto uno sguardo incuriosito a quella piccola targa quadrata appesa sul retro di alcune automobili. Anni dopo abbiamo scoperto che quell’oggettino misterioso era conosciuto come targa prova, uno strumento essenziale previsto dal Codice della Strada per assolvere a determinati compiti. Quali? Scopriamolo insieme.
Cos’è la targa prova?
La targa prova è una targa alfanumerica temporanea che serve ad identificare i veicoli non ancora immatricolati, quindi sprovvisti di una targa tradizionale. Grazie alla targa prova questi possono circolare su strade aperte al traffico, dove altrimenti non potrebbero, e quindi eseguire prove tecniche, collaudi, test su strada oppure trasferimenti, ad esempio da una concessionaria all’altra.
La composizione della targa prova prevede, in ordine, due caratteri alfanumerici, la lettera P (che è sempre presente ed indica, appunto, la tipologia di targa) e infine da cinque caratteri alfanumerici. Il colore di questi e della lettera P è il nero. Dimensioni e formato della targa prova sono vincolati dallo schema allegato al DPR numero 474 del 2001, il cui modello è custodito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Le norme stabiliscono pure il posizionamento della targa prova. Il veicolo munito dell’autorizzazione a circolare deve esporre “posteriormente una targa, trasferibile da veicolo a veicolo insieme con la relativa autorizzazione, recante una sequenza di caratteri alfanumerici corrispondente al numero dell’autorizzazione medesima. Per gli autotreni o autoarticolati, la targa è applicata posteriormente al veicolo rimorchiato”.
La targa prova può essere sfruttata per la circolazione di un solo veicolo alla volta e deve essere tenuta sempre a bordo del veicolo, sul quale deve esserci il titolare dell’autorizzazione o un suo dipendente delegato.
Da chi viene rilasciata la targa prova?
La targa prova viene rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso la Motorizzazione Civile della provincia di competenza del richiedente, mentre l’autorizzazione alla circolazione di prova è valida per un anno al termine del quale può essere rinnovata.
Chi può utilizzare la targa prova?
Sono quattro le macro categorie di soggetti autorizzati all’utilizzo della targa prova.
- I costruttori di veicoli a motore e di rimorchi oppure il loro rappresentanti, nella fattispecie i concessionari, i commissionari, gli agenti di vendita, i professionisti autorizzati, quindi le aziende che trasferiscono i veicoli non ancora immatricolati da o verso aree di stoccaggio e comunque per tratte che non superino i 100 chilometri. Tra gli autorizzati in questa categoria rientrano anche gli istituti universitari, gli enti pubblici o privati di ricerca che conducono sperimentazioni sui veicoli;
- I produttori di pneumatici e le carrozzerie;
- Coloro che realizzano sistemi o dispositivi di equipaggiamento per i veicoli a motore e per i rimorchi, qualora l’applicazione di tali sistemi o dispositivi costituisca motivo di aggiornamento della carta di circolazione, ed anche i loro rappresentanti, concessionari, commissionari e agenti di vendita, i commercianti autorizzati di veicoli allestiti con tali sistemi o dispositivi di equipaggiamento;
- I titolari di officine di riparazione e di trasformazione, anche per conto proprio.
Le sanzioni previste dal Codice della Strada in assenza di autorizzazione alla circolazione di prova prevedono il pagamento di una somma da 87 a 345 euro se il veicolo circola senza che su di esso sia presente il titolare dell’autorizzazione o un suo delegato, oppure se lo stesso è utilizzato per uno scopo diverso da quello previsto dalle norme; di una somma da 173 a 695 euro e la sanzione accessoria della confisca del veicolo se le violazioni descritte sopra superano il limite di tre.
L’autorizzazione alla circolazione con targa prova è valida in Italia, San Marino, Austria e Germania, escludendo quindi i restanti Paesi comunitari ed extracomunitari.
Quanto costa una targa prova?
Differentemente dal pensiero comune, l’iter burocratico per la richiesta è relativamente semplice e pure la spesa da sostenere per ottenere una targa prova è abbastanza contenuta.
Il costo per il rilascio della targa prova è molto ridotto: appena 18,37 euro, ai quali bisogna però aggiungere delle spese accessorie che variano, sia pure di poco, da regione a regione. Possiamo dire comunque che si spendono circa 60 euro in totale, ma per avere un preventivo al centesimo è necessario informarsi presso la Motorizzazione Civile di zona.
È interessante sapere che il costo per il rilascio della targa prova non varia in base alla categoria di veicoli sui quali sarà esposta, quindi una volta ottenuta sarà valida su auto, moto e scooter, rimorchi.
Al costo di rilascio bisogna necessariamente aggiungere quello relativo alla polizza assicurativa per la responsabilità civile, la cosiddetta RCA, obbligatoria per legge. Tra gli obblighi previsti c’è anche quello della revisione periodica del veicolo su cui viene apposta la targa prova.
Recentemente il Decreto Infrastrutture del 2021 ha fatto un po’ di chiarezza sulla questione targa prova: ora la targa prova si può usare anche sulle auto già immatricolate.
Vi ricordiamo, però, di consultare sempre i decreti più recenti in materia per essere certi di rispettare le norme vigenti.