Specchietti: tipologie, regolazione e prezzi
Elementi fondamentali per una guida più sicura
Quante volte ci capita di incrociare vetture con lo specchietto retrovisore chiuso, a volte addirittura assente? Troppe, purtroppo. Gli specchietti retrovisori fanno parte delle dotazioni imprescindibili di qualsiasi mezzo circolante, e sono tra gli elementi che più riescono a garantire la sicurezza di chiunque si metta in strada. Approfondiamo le questioni principali.
Come funzionano gli specchietti retrovisori?
Lo specchietto retrovisore è uno dei dispositivi per la sicurezza alla guida più importanti tra quelli presenti nei veicoli perché accresce la visibilità laterale e posteriore del conducente. È stato inventato oltre 100 anni fa, probabilmente dal pilota Ray Harroun che nel 1911 vinse la 500 Miglia di Indianapolis a bordo di una vettura sportiva dotata di specchietto retrovisore. Mentre gli avversari avevano di fianco un meccanico che gli segnalasse il traffico, Harroun mise sul cofano uno specchietto retrovisore per fare a meno dell’uomo, e quindi del suo peso, migliorando le prestazioni della vettura.
Gli specchietti retrovisori sono costituiti da uno specchio dotato di supporto, un elemento che ne sorregge quindi la lente e ne permette la regolazione, manuale oppure elettrica, da una base di fissaggio, ossia un elemento di ancoraggio al tetto, al parabrezza o alla scocca della vettura, e infine da un braccio, ossia l’organo che collega lo specchietto alla base di fissaggio.
Gli specchietti retrovisori permettono al conducente di ridurre le distrazioni per valutare lo spazio intorno a sé e di farlo in un tempo minore, così da avere una migliore percezione su eventuali ostacoli o altri veicoli e ridurre l’angolo cieco, anche se questo non può essere annullato dagli specchietti retrovisori. La presenza degli specchietti retrovisori è regolata in funzione del veicolo, del periodo di produzione e di alcune caratteristiche.
In caso di traino di un rimorchio la cui larghezza a libretto fosse maggiore della motrice (un esempio comune è quello di una roulotte trainata da un’auto), la legge obbliga all’utilizzo di specchi supplementari che non sporgano oltre 20 cm rispetto alla larghezza massima del rimorchio.
Quali tipologie di specchietti esistono?
Prendendo come riferimento l’asse centrale dei veicolo, si possono individuare due tipologie di specchietti retrovisori.
Gli specchietti retrovisori laterali sono quelli tipicamente posizionati poco più avanti del posto guida, in genere fissati sul montante, sulla portiera o sul cofano: ampliano, come suggerisce il nome, la visuale ai lati del veicolo.
Gli specchietti retrovisori centrali sono posizionati all’interno dell’abitacolo in posizione centrale, fissati sul tetto oppure sul parabrezza, e consentono al conducente di vedere attraverso il lunotto cosa c’è dietro l’auto. Sono presenti in tutte le automobili.
Come regolare correttamente gli specchietti retrovisori?
Anzitutto vale la pena di ricordare come possono essere regolati gli specchietti retrovisori. In passato era possibile solo manualmente, con il conducente che doveva abbassare il finestrino per intervenire direttamente sul vetro o sullo specchietto. In tempi più recenti hanno esordito le leve all’interno dell’abitacolo, poste in genere alla sinistra del conducente, per rendere più comoda la regolazione degli specchietti retrovisori anche nelle stagioni più rigide.
Oggi è parecchio diffusa la regolazione elettrica, che sfrutta un motorino ed una serie di pulsanti nell’abitacolo, ma anche quella che da alcuni viene indicata come il futuro, ossia gli specchietti retrovisori digitali diffusi, per il momento, in misura maggiore nei veicoli elettrici. Essi fanno uso di una telecamera installata all’esterno che rimpiazza lo specchietto retrovisore “classico”, soluzione che ha tra i principali vantaggi la riduzione dei fruscii aerodinamici in velocità e della resistenza all’avanzamento del mezzo.
Per regolare correttamente gli specchietti retrovisori bisogna sistemare il sedile di guida in posizione ideale, per far sì che la regolazione non sia falsata da un posizionamento errato della poltrona. Successivamente bisogna regolare gli specchietti retrovisori laterali per inquadrare una parte della fiancata dell’auto, in modo da avere un riferimento, e la porzione maggiore possibile della strada alla sinistra e alla destra del veicolo.
Talvolta risulta comodo avere lo specchietto retrovisore lato passeggero leggermente inclinato verso il basso, in modo da facilitare le operazioni di parcheggio.
Per quanto riguarda invece lo specchietto retrovisore centrale, che essendo all’interno dell’abitacolo e a portata del conducente è sempre dotato della regolazione manuale, va sistemato in modo da inquadrare integralmente il lunotto posteriore, così da avere la percezione ideale di ciò che si muove dietro e in parte anche ai lati del veicolo.
In entrambi i casi il principio che deve guidare il conducente nella regolazione è quello di massimizzare la visibilità nelle zone critiche, mirando ad annullare i punti “morti” ossia quelle zone intorno al veicolo invisibili pure con l’utilizzo congiunto dei tre specchietti retrovisori.
Dove si acquistano gli specchietti?
Gli specchietti retrovisori possono essere dei dispositivi molto semplici e dunque relativamente economici, ed è il caso di quelli installati su molti veicoli con più di qualche decennio sulle ruote, oppure inaspettatamente costosi, ed è il caso di quelle vetture, tipicamente recenti, che impiegano largamente la tecnologia anche per gli specchietti retrovisori. Più sono complessi, più alto è il costo del ricambio.
Si possono acquistare presso i canali ufficiali, dove la spesa può essere parecchio elevata, oppure presso rivenditori specializzati di un’azienda diversa da quella che ha prodotto il veicolo, e in questo caso si parla di ricambio compatibile, a costi inferiori.
Generalmente i rivenditori hanno dei canali di vendita online, tantissimi dei quali sono ospitati su Subito Motori: così facendo si risparmia ulteriormente sull’acquisto degli specchietti retrovisori, senza contare che ci si può imbattere in inserzioni di privati che intendono vendere specchietti retrovisori originali a prezzi competitivi. Insomma, vale la pena di dare un’occhiata.
Quanto costa sostituire gli specchietti?
Dipende, come detto sopra, dalla tecnologia inclusa negli specchietti retrovisori. La sostituzione di uno specchietto retrovisore di prima generazione, quello tipicamente installato su un’auto “analogica” quale può essere una Fiat Panda degli anni ’90, richiede nel migliore dei casi una decina di euro circa, mentre quello elettrico di una Fiat Panda del 2012 può spingersi oltre i 50 euro.
La spesa può crescere notevolmente con la tipologia di veicolo ed il suo posizionamento sul mercato, con gli specchietti retrovisori di auto molto costose come BMW X6 o Mercedes Classe S che presso i canali ufficiali possono anche costringere ad investire una cifra prossima ai mille euro.
Foto di Syed Hussaini su Unsplash