Multe non pagate: verifiche e conseguenze
Cosa si rischia per un mancato pagamento?
Le multe stradali, uno spauracchio per tanti, o per meglio dire, per tantissimi. Ma cosa succede quando una multa non viene pagata? A cosa si va incontro qualora non si pagasse la sanzione pecuniaria? Vediamo tutti gli scenari possibili in questa guida, aiutandoti a orientarti nella gestione di una situazione decisamente delicata.
Cosa succede in caso di multe non pagate?
La prima conseguenza è l’aumento della cifra da versare per effetto degli interessi, per cui più aumentano i giorni di inadempimento più aumenta l’importo da pagare. A questo può sommarsi un’altra conseguenza: il fermo amministrativo della vettura. Per tale ragione conviene pagare la multa stradale entro i termini indicati. Inoltre, se il pagamento avviene entro il quinto giorno dalla notifica, all’importo verrà applicato uno sconto del 30%.
La multa diventa definitiva dopo 60 giorni dalla sua notifica. Se non viene pagata, a partire dal 61esimo giorno scattano interessi e more, venendo iscritta a ruolo dall’ente creditore, che provvederà a notificare una cartella esattoriale in cui l’importo iniziale della multa lieviterà tra interessi e sanzioni aggiuntive. Se decidi di non pagare la cartella esattoriale di una vecchia multa, l’ente creditore potrà avviare un’esecuzione forzata e, non da ultimo, il sequestro di alcuni beni di proprietà compresa l’auto intestata.
Come verificare eventuali multe non pagate?
Multe, contributi, tasse, imposte non pagate, tutto ciò si può verificare nel proprio “estratto conto debitore” o “estratto di ruolo” dal sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Se la multa non è mai stata notificata, è possibile controllare le multe in arrivo dal portale dell’automobilista.
Se viene scelta la richiesta di estratto di ruolo allo sportello dell’Esattore od online, successivamente verrà consegnato un documento ove sono indicati tutti i debiti che fanno riferimento alla propria posizione, con l’indicazione del numero della relativa cartella e della data di presunta notifica. In tale ipotesi, se si ritiene di non aver mai ricevuto la cartella si può fare ricorso al Giudice di Pace nei successivi 30 giorni per chiedere la cancellazione del debito.
Quali sono i rischi e le conseguenze in caso di multe non pagate?
Come detto, la prima conseguenza è l’applicazione di una seconda sanzione. L’importo da versare può addirittura raddoppiare e in caso di perpetuato insoluto, si addizioneranno gli interessi di mora. Dopo il sessantesimo giorno di ritardo dal pagamento della sanzione, vengono applicati istantaneamente interessi e more.
Per le multe non pagate gli interessi sono molto alti: l’importo della sanzione infatti viene aumentato del 10% per ogni 6 mesi di ritardo, secondo il meccanismo della “maggiorazione semestrale del 10%”.
Se il destinatario continua a non pagare, l’ente titolare del credito delega al recupero l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la quale manda subito un sollecito di pagamento nel quale indica l’importo della contravvenzione più l’eventuale applicazione di interessi e more. Scaduti 60 giorni dalla notifica della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, se il destinatario non ha ancora pagato quanto deve andrà incontro a delle conseguenze più gravi.
La prima conseguenza che l’ente porta avanti è il fermo dell’auto, provvedimento con il quale si vieta al mezzo destinatario di una multa di circolare. Per essere valido il fermo auto deve essere comunicato con preavviso di almeno 30 giorni. Il fermo auto viene meno con il pagamento della multa, ma anche quando il titolare della multa ne chiede la rateazione e documenta il pagamento della prima rata.
Un’altra situazione in cui il fermo auto viene meno è quando il destinatario del provvedimento mostra i documenti necessari per far vedere che il mezzo fermato gli serve per lo svolgimento del lavoro autonomo, professionale o imprenditoriale.
Una seconda conseguenza del mancato pagamento è il recupero forzato del proprio credito per mezzo del pignoramento. Solitamente per le multe non pagate si procede con il pignoramento presso terzi, tramite il pignoramento dello stipendio o della pensione (nella misura di un quinto dell’importo totale).
Come pagare le multe non pagate?
Qualora le multe arretrate siano in regola sotto ogni aspetto non resta che pagarle. Il pagamento può avvenire a mezzo bollettino postale precompilato ed allegato alla cartella stessa. Quando non si ha la possibilità di adempiere in un’unica soluzione, solitamente è possibile richiedere un rateizzo.
Tale possibilità, anzi, viene indicata nella cartella stessa. Tuttavia, in mancanza, nulla vieta sia richiesto un rateizzo all’ente che procede alla riscossione o alla Agenzia delle Entrate, qualora sia questa ad occuparsene. In tali casi il pagamento potrà avvenire a mezzo MAV precompilati o attraverso vari strumenti tra cui bonifici, carte prepagate, carte di credito, bollettini postali, addebito sul conto corrente, e dunque con i sistemi di pagamento elettronici previsti dalla pubblica amministrazione, ma anche tramite gli sportelli della Agenzia delle Entrate.
Un metodo alternativo è lo sportello digitale, laddove collegandosi al sito della Agenzia delle Entrate e inserendo le proprie credenziali nell’area di accesso, troveremo varie opzioni di pagamento.
In ogni caso, prima di procedere al pagamento di una multa arretrata, è consigliabile verificare, preferibilmente con l’ausilio di un avvocato, se le multe previste nella cartella siano state già pagate; se siano state o meno notificate; se siano stati rispettati i termini di 90 giorni per la notifica dei verbali; come pure se non sia, nel frattempo, intervenuta la prescrizione.
Qualora vi sia uno dei tali motivi, evidentemente, ci sono buone ragioni per proporre un ricorso al Giudice di Pace contro la cartella entro 30 giorni. In ogni caso, come abbiamo analizzato ampiamente, è sempre meglio pagare le sanzioni pecuniarie per tempo, senza incappare in spiacevoli conseguenze.