Monitor da gaming in pillole
La risoluzione più adatta a te.
Il monitor è l’oggetto che ci consegna l’esperienza di gioco in termini visivi.
Scegliere un buon monitor può influenzare il nostro giudizio sia in ambito grafico in primis che dal punto di vista del divertimento.
Vediamo dunque insieme le caratteristiche fondamentali che differenziano i monitor in circolazione.
Pannello IPS o TN?
Negli ultimi tempi, quando cerchiamo un monitor da acquistare, è quasi impossibile non imbattersi in sigle come IPS o TN.
Quindi ecco una breve spiegazione delle diverse qualità finalizzata all’utilizzo e non all’effettivo funzionamento che al momento ci interessa meno.
La sigla IPS sta per “in plane switching”e caratterizza i monitor preferiti dai professionisti che hanno bisogno di una qualità dell’immagine particolarmente alta.
Consumano meno dei fratelli TN e hanno un angolo di visione più ampio che consente di vedere bene l’immagine anche se non siamo perfettamente in posizione frontale PC.
Questi monitor offrono, inoltre, la più ampia gamma di colori. Tuttavia non sono i migliori in termini di velocità: dato che il tempo di risposta è intorno ai 5ms, non sono indicati per chi ha bisogno di vedere immagini veloci una di seguito all’altra.
La sigla TN (Twisted Nematic), invece, indica monitor di qualità inferiore per quanto riguarda l’immagine, cosa che li rende più economici e per questo ancora competitivi sul mercato.
Tuttavia, questi schermi sono caratterizzati dalla presenza di cristalli liquidi molto reattivi che li rendono perfetti per quello in cui mancano gli IPS, ovvero la visualizzazione di immagini veloci.
I TN arrivano a 1ms come tempo di risposta, caratteristica che li rende, di solito, i prediletti da molti gamer.
Non sottovalutare la frequenza di aggiornamento
Quando i nostri amici ci raccontano di aver acquistato un monitor da 144Hz (i più usati dai gamer attualmente) o addirittura da 165Hz, cosa intendono?
Essenzialmente si riferiscono alla frequenza con cui lo schermo aggiorna l’immagine. Questa velocità al secondo è misurata in Hertz.
Quindi più è alto, più frequentemente lo schermo si aggiornerà e migliore sarà la nostra esperienza di gioco. Ovviamente sarà anche più alto il costo dello schermo.
Non confondiamo gli FPS con la frequenza di refresh dello schermo: sono due parametri abbastanza diversi, anche se quasi complementari.
Gli FPS (frame-per-second), infatti, sono il numero di fotogrammi che un PC è in grado di elaborare ogni secondo.
Un consiglio utile è cercare di tenere gli FPS allo stesso passo con la frequenza di aggiornamento che offre il nostro monitor, per una qualità migliore dell’immagine.
I vantaggi del monitor curvo
Per quanto non sia fondamentale acquistare un monitor curvo, questa forma speciale dello schermo sembra stancare meno l’occhio che, in quanto sferico, segue più facilmente la curva dello schermo.
Inoltre il monitor curvo ha anche un vantaggio di immersività, dal momento che ci dà la sensazione di essere dentro ciò che stiamo guardando.
Lo svantaggio è che si tratta di monitor molto particolari e quindi con una fascia di prezzo più elevata.
Distanza dallo schermo: qual è quella giusta?
Un breve cenno andrebbe fatto sulla distanza da tenere dallo schermo.
Generalmente la regola base usata dai videogiocatori è “la regola del braccio allungato”. Sostanzialmente la distanza giusta da tenere quando siamo seduti sarà quella che ci permette di allungare alla massima estensione il braccio e di toccare con la punta delle dita lo schermo.
Le conclusioni
Come sappiamo esistono schermi in HD, 2K, UHD-4K ecc. ed è chiaro che la qualità e il prezzo salgono di pari passo.
Tuttavia è importante fare una considerazione: il monitor è una componente del PC che riproduce l’immagine, ma non è la componente che la crea.
Di conseguenza, è opportuno ricordare che non avrebbe senso comprare un monitor molto potente se poi i componenti del nostro PC, in particolare la scheda video, sono di fascia molto più bassa, perché comunque l’immagine non sarebbe di una qualità adeguata allo schermo.