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Iscrizione ASI moto: a cosa serve, come richiederla

Chi è innamorato del mondo delle moto d’epoca e vuole avere qualche piccola agevolazione per quanto riguarda i costi di gestione ed elementi affini, può scegliere di fare l’iscrizione al registro ASI moto.
Ma come si fa? Conviene registrarsi? Nella nostra guida vi spieghiamo quelle che sono le sue peculiarità.

A cosa serve l’iscrizione ASI moto?

La decisione di iscrivere il proprio mezzo a uno dei registri storici – in particolare a quello ASI – resta comunque a discrezione del proprietario ma, tramite alcune compagnie assicurative convenzionate, specialmente per chi dovesse avere più moto d’epoca, al netto dei costi di tesseramento annuale e dell’iscrizione delle moto al registro, i risparmi possono anche raggiungere cifre notevoli.

Il nostro consiglio è quello di fare due conti calcolando i costi e i benefici e poi valutare se iscrivervi o meno. Ad ogni modo, iscrivere una moto all’ASI consente di ottenere tutte le certificazioni necessarie per attestare ufficialmente l’autenticità e la rilevanza di un veicolo in quanto storico. Possono essere iscritte all’ASI solo quelle moto, che hanno compiuto 20 anni dalla data di costruzione o di prima immatricolazione.

Come richiedere l’iscrizione ASI moto?

Per richiedere l’iscrizione ASI moto, servono alcuni documenti che sono sostanzialmente imprescindibili. Prima di tutto per iscriversi all’ASI bisogna pagare una quota associativa annua, che corrisponde a 41,32 euro , da versare obbligatoriamente tramite un Club Federato ASI; a questa cifra è necessario versare la quota del club, per un totale minimo di 100 euro.

La quota comprende anche la spedizione della rivista dell’ASI “La Manovella”. A differenza della FMI, con ASI è disponibile soltanto la procedura di tipo cartaceo: per avere il modulo di richiesta di iscrizione, prima di tutto, occorre essere tesserati ad un Club Federato ASI, dopodiché bisogna fornire copia dei propri documenti di identità e dei documenti del mezzo.

Sono inoltre richiesti in fase di compilazione tutti i dati tecnici riguardanti la moto che vorrete iscrivere, per cui il consiglio è di procurarseli con anticipo – anche da internet – tramite una scheda tecnica del mezzo, facilmente accessibile a chiunque.

Un altro passaggio fondamentale e chiesto durante la compilazione è l’apposizione delle foto della moto (¾ anteriore, ¾ posteriore, punzonatura numero di telaio, punzonatura numero di motore) e, nel caso di moto restaurata, occorre allegare le foto precedenti al restauro e le foto durante i lavori. Non ultimo, infine, bisogna allegare la ricevuta di effettuato pagamento.

Per ottenere il Certificato di Rilevanza Storica, ASI richiede un versamento di 60 euro, ai quali devono essere aggiunti 10 euro nel caso in cui ci fosse la necessità di reimmatricolare il mezzo. La ricevuta di pagamento andrà poi allegata alla documentazione da presentare al momento della richiesta di iscrizione del mezzo.

Quali sono i requisiti per l’iscrizione ASI moto?

Il primo requisito utile per poter definire il proprio mezzo una moto d’epoca – e ottenere l’iscrizione ASI moto – è l’età. La prima immatricolazione non dev’essere inferiore ai 20 anni. La registrazione avrà come ulteriore richiesta quella delle fotografie dettagliate, questo significa che le condizioni del veicolo devono essere quanto meno buone.

La moto, quindi, dovrà essere ben tenuta, considerando come poi dovrà rientrare nel novero dei mezzi da collezione. Una carrozzeria incidentata o da riverniciare non porterà a un buon esito della procedura. Qualche segno d’usura dovuto al tempo invece viene ritenuto elemento di poco conto. Può stare tranquillo chi ha delle moto con un’età superiore ai 20 anni, ma tenute in maniera maniacale. È infatti proprio a esse che tale sistema si rivolge.

Nonostante si tratti di un mezzo da esposizione per lo più, ciò non toglie che, avendo una regolare assicurazione, lo si dovrà sottoporre alle periodiche revisioni previste dalla legge. Al momento dell’iscrizione e per tutta la durata della copertura assicurativa, la moto dovrà infatti essere in grado di circolare.

Inoltre, per ottenere il certificato dell’iscrizione all’ASI (Automotoclub Storico Italiano), è necessario che la moto risulti iscritta a un club o un’associazione federata, che prevede una quota d’iscrizione e una tassa per i rinnovi annuali.

Quali sono i vantaggi con l’iscrizione ASI moto?

Nonostante l’esborso piuttosto importante che causa l’iscrizione all’ASI, diviene tuttavia nullo se paragonato ai numerosi benefici e vantaggi che comporta essere iscritti all’ASI.

Ad esempio, con alcune compagnie assicurative vi è uno sconto del 30% sui premi delle garanzie di responsabilità civile e di furto/incendio per nuova stipula di una polizza o per il suo rinnovo, mentre con altre compagnie ancora si ha una significativa convenzione assicurativa divisa per aree territoriali italiane.

Altra agevolazione per gli iscritti ASI riguarda il passaggio di proprietà di un veicolo, poiché l’imposta provinciale di trascrizione per i veicoli dei tesserati ASI è di 25,82 euro per le moto e di 51,65 euro per le automobili.

A questo va aggiunta l’esenzione totale o parziale del bollo:  a partire dal 2019 si è stabilita la riduzione del 50% per i veicoli storici immatricolati tra i 20 e i 29 anni se in possesso di certificato di rilevanza storica. L’esenzione è totale per quelli superiori ai 30 anni.

Inoltre l’iscrizione ASI dà diritto a prendere parte a raduni e manifestazioni organizzati o patrocinati dallo stesso Automotoclub Storico Italiano. È utile sapere che sul sito del Club ACI è visibile l’elenco auto e moto storiche 20 anni, che comprende i veicoli di interesse storico con almeno 20 anni di anzianità.

 

Foto di Austin Neill su Unsplash

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