Chitarre, un mondo tutto da scoprire!
E tu di che chitarra sei?
Si fa presto a dire chitarra!
Quando la si nomina, però, a ognuno di noi balza alla mente la propria idea di questo strumento.
C’è chi pensa alle chitarre hard rock dal suono distorto e chi al suono caldo e suadente di flamenco o del tango.
E poi il blues, che della chitarra ha fatto la protagonista assoluta aprendo un filone di musica leggera moderna in cui tutto ruotava intorno a questo strumento.
Parlando di chitarre, prima di tutto, si deve fare una grande distinzione tra i tre tipi principali di chitarra attualmente in uso: la chitarra classica, la chitarra acustica e la chitarra elettrica.
La chitarra classica
La chitarra classica contemporanea deriva dal modello barocco e ha 6 corde.
Le caratteristiche principali di questo tipo di strumento sono la cassa di risonanza con la celebre forma a “8” e l’utilizzo di corde in metallo e nylon, che le conferiscono un suono caldo e che, grazie alla loro morbidezza, la rendono la chitarra più consigliata per gli amatori e i neofiti.
Una delle caratteristiche che differenzia il chitarrista classico dagli altri è la postura – non è necessaria ma è caldamente consigliata per chi voglia intraprendere studi seri o addirittura iscriversi al conservatorio – è il fatto che lo strumento venga suonato quasi esclusivamente con i polpastrelli e le unghie (infatti alcuni musicisti le fanno crescere e le curano appositamente). La chitarra classica non è dotata (se non in casi eccezionali) di un impianto elettrico e di un pick-up che ne cattura il suono per amplificarlo. Suonata in ambienti grandi, quindi, è microfonata più o meno con gli stessi metodi con cui si microfona una voce o un qualsiasi altro strumento “non elettrico”.
La chitarra acustica
La chitarra acustica è molto simile alla chitarra classica. Ha la stessa struttura e la stessa cassa di risonanza. Di solito ha corde in lega metallica e ha quindi un suono più squillante.
Non è raro trovarne modelli amplificati: sono dotati di un pick-up che cattura il suono e tramite un circuito elettrico lo trasmette a un amplificatore.
Viene suonata indifferentemente con le dita o con il plettro e, proprio per via dell’amplificazione che spesso l’accompagna, può avere dimensioni più contenute.
Ne esistono sul mercato molte versioni dette “con spalla mancante” che presentano una rientranza nella parte inferiore della cassa per consentire alla mano di raggiungere più facilmente i tasti del manico più vicini al corpo della chitarra stessa.
La chitarra elettrica
Questo modello è molto diverso dai precedenti.
Si divide in hollow body (con una piccola cassa di risonanza), o in solid body, in legno massiccio e senza cavità interne. È dotata di uno o più pick-up e necessita di un impianto di amplificazione perché altrimenti ha un suono molto basso, quasi impercettibile.
Esistono numerosissime varianti di chitarra elettrica, che proprio per via del fatto che la cassa ne condiziona il suono solo in minima parte è realizzata in numerose fogge, anche molto fantasiose.
Ad ognuno la sua
Qualsiasi sia la chitarra a cui si fa riferimento (classica, acustica o elettrica), lo strumento è caratterizzato da alcune caratteristiche comuni. Ha una cassa, come detto, un manico, e sei corde.
Nella chitarra elettrica moderna però ci sono anche modelli a 7 o 8 corde. Può avere diverse forme del manico e anche diverse lunghezze, che cambiano la tensione delle corde e quindi il timbro dello strumento stesso.
Sul mercato esistono talmente tanti produttori e talmente tanti tipi di chitarra che ogni musicista si cuce addosso il modello che meglio risponde alle proprie esigenze timbriche ed ergonomiche.
Numerosi sono i casi in cui qualche talentuoso delle sei corde sia rimasto fedele a un solo modello per tutta la carriera.
È così per tantissimi “guitar hero”.
Angus Young (AC/DC) suona sempre la Gibson SG (chiamata anche Diavoletto). Jimmy Page (Led Zeppelin) lo si è quasi sempre visto con a tracolla una Gibson Les Paul chitarra usata anche da Slash nei Guns ‘n’ Roses e non solo.
Sul fronte Fender, invece, come non citare Eric Clapton, David Gilmour (Pink Floyd) o Jimi Hendrix, veri e propri aficionados della Stratocaster.
Impossibile approfondire l’intero universo della chitarra, ma vi lasciamo con una curiosità inerente proprio Mr. Hendrix.
La chitarra può essere in legno o in altri materiali (famose le chitarre in ferro o quelle in plexiglass), può avere tipi diversi di pick-up, manici di ogni forma e dimensione e può cambiare anche il numero di corde, oltre che infinite accordature. Ma non può essere da mancino.
O meglio, Jimi Hendrix, che scriveva con la sinistra, ne prese una normale e la “indossò al contrario” lanciando una moda che ha condizionato altri musicisti dopo di lui (Kurt Cobain dei Nirvana, ad esempio), e spingendo le stesse aziende produttrici a realizzare modelli “girati”.
Ma quando si intraprende un percorso di apprendimento accademico dello strumento, si suona sempre e solo con l’impostazione destrorsa. In fondo, avete mai visto un pianoforte da mancini?
Infine, è importante specificare che il legno utilizzato dai maestri liutai per costruire una chitarra può variare. Alcuni legni sono più pregiati di altri e forniscono un suono diverso e alcuni modelli di chitarra classica presentano differenze in lunghezza del manico, rendendo lo strumento unico (pur restando nella categoria “classica”) e, a volte, più impegnativo da suonare.