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Cointestazione auto: tutto quello che devi sapere

La pratica della cointestazione non è molto diffusa in Italia, mentre in altre parti del mondo ha avuto una sorte molto diversa. Vediamo di che cosa si tratta, quali sono i suoi vantaggi e in quali frangenti saperla sfruttare a dovere, facendo chiarezza sulle parti non conosciute ai più.

Cos’è e come funziona la cointestazione auto?

La cointestazione è un atto in cui l’auto risulta di proprietà di due persone, anziché di una. Ci si può ritrovare in questa situazione quando l’acquisto viene effettuato in comune per dividere le spese oppure quando il veicolo viene ereditato. Dopo ciò, sul libretto vengono iscritti i nomi di entrambi i cointestatari.

Le due persone sono entrambe proprietarie e, per questo motivo, in caso di vendita occorreranno le firme di entrambi gli automobilisti. Questa possibilità è contemplata grazie alla Legge Bersani, famosa soprattutto per far ottenere la classe di merito più bassa di un familiare convivente, soluzione utile soprattutto per i neopatentati.

La stessa legge si può applicare anche nel caso dell’assicurazione a fronte di un’auto cointestata. Un’evenienza che richiede il rispetto di particolari requisiti, primo fra tutti quello della convivenza dei 2 proprietari. A questo si aggiunge, come per l’acquisizione della classe di merito, che entrambi risultino sullo stesso Stato anagrafico di Famiglia. Per questo molto spesso tale opportunità offerta dalla Legge Bersani si applica tra genitori e figli, oppure tra coniugi, che hanno l’esigenza di dividere le spese del mezzo.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della cointestazione auto?

I vantaggi che possono derivare dalla coinstestazione auto sono tutti da riscontrare nella possibilità di usufruire della Legge Bersani. In primis, il più giovane cointestatario può evitare d’incorrere in una spesa ancora più gravosa dell’assicurazione, se l’altro proprietario cede o comunque rinuncia alla sua classe di merito.

Non si tratta di una situazione molto frequente, potrebbe capitare nel caso cui il genitore sia molto anziano o non abbia più intenzione di guidare l’auto per questioni di salute. In questo caso rimarrà anche un solo proprietario del veicolo, che sarà ovviamente il più giovane.

Il legislatore che ha posto questa sorta di clausola ha voluto in qualche modo scoraggiare il numero di auto cointestate, ed evidentemente anche ridurre i vantaggi che possono derivare dall’usufruire della Legge Bersani. La cessione della classe di merito potrebbe prendere forma anche qualora avvenisse la vendita di un veicolo cointestato e conseguentemente arrivasse l’acquisto di un’auto nuova.

Più precisamente il proprietario più giovane al quale viene donata dal padre o dal familiare la propria classe di merito, potrà avvalersi della stessa anche in questo caso. La nuova auto sarà però di sua esclusiva proprietà. Per rinunciare alla propria classe di merito è necessario produrre una dichiarazione scritta, che attesti la rinuncia.

Gli svantaggi invece sono da ritrovare principalmente nel dover necessariamente risiedere nello stesso nucleo familiare. Per cui, nel caso in cui il proprietario più giovane dovesse cambiare residenza e quindi non risultare più sullo Stato di Famiglia, perderebbe la classe di merito acquisita. Il nuovo premio che andrebbe a pagare partirebbe dalla categoria più alta e quindi più cara, causando un aumento esponenziale della tariffa assicurativa.

Un altro svantaggio è che non siamo proprietari del 100% della vettura, ma solo per metà. Il che vuol dire, ad esempio, che se la vorremo rottamare per usufruire di eventuali incentivi servirà la firma anche del secondo proprietario. Se l’auto è cointestata a due amici o conoscenti, e uno dei due muore, la sua metà andrà poi agli eredi e il cointestatario ancora in vita potrebbe non trovarsi d’accordo con essi sul futuro dell’auto.

Come funziona l’assicurazione sulla cointestazione auto?

In fase di stipula, le compagnie di assicurazione devono considerare l’esperienza e i dati di entrambi i proprietari dell’auto, che saranno i cointestatari dell’assicurazione. La polizza risultante sarà basata perciò sull’intestatario che fra i due ha la classe di merito più “sfavorevole”, o addirittura tenendo conto della combinazione dei dati più “sfavorevoli” (oltre alla classe di merito, anche la residenza, l’età, ecc.).

Pensiamo per esempio al caso in cui si stipuli una polizza RCA per un’auto cointestata a padre e figlio neopatentato: il premio pagato sarà molto alto e la situazione non sarà tanto diversa rispetto alla scelta di non cointestare.

Tramite l’ausilio della Legge Bersani, si ha la facoltà di acquisire la classe di merito di un familiare (purché abbia una polizza attiva e sia presente nello stesso nucleo), che potrebbe essere più favorevole se tale soggetto guida da più anni e ha fatto meno incidenti.

Prendendo ad esempio lo status del neopatentato (che avrebbe una classe di merito pari a 14, quindi alta), se cointesta l’auto con un genitore che vive con lui e che ha classe di merito 1, nella polizza erediterà la classe di merito più vantaggiosa, ovvero la 1. Questa è un’agevolazione che avviene anche senza avere una polizza cointestata.

Nel caso di auto cointestata, l’importo della polizza tiene conto del guidatore meno esperto, per cui se un neopatentato cointesta l’auto, la polizza, pur avendo classe di merito 1, sarà di importo notevolmente maggiore, perché si tiene conto del fatto che uno dei cointestatari è un principiante.

Come vendere un’auto se presente cointestazione?

Per vendere l’auto in comproprietà serve la firma di tutti gli intestatari. Tuttavia, può succedere che uno dei proprietari sia irreperibile. In questo caso, se l’altro intestatario possiede un certificato di proprietà o il foglio complementare originale, può ottenere la trascrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) del proprio veicolo.

Per fare ciò, dovrà presentare, presso gli uffici dell’Aci e su un foglio diverso dal certificato di proprietà, una dichiarazione unilaterale di vendita in bollo. In questo documento dovrà certificare che la vendita viene fatta da un proprietario al 50% e da un non intestatario al 50% e che la trascrizione avverrà nei termini di legge.

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