Meglio assolo che male accompagnato
Le note giuste per trovare la chitarra del cuore.
Pensavo è bello che dove finiscono le mie dita | debba in qualche modo incominciare una chitarra, cantava Fabrizio De André.
E ogni chitarrista potrebbe sottoscrivere queste parole, questo atto d’amore verso uno strumento che è molto, molto di più. E che cresce insieme a noi, cambia forma e colore, accompagna parte del nostro cammino, poi racconta la sua storia a qualcun altro e porta qualcosa di nuovo e prezioso nella nostra vita.
Le storie delle chitarre vivono anche su Subito, dove annunci e immagini hanno un unico denominatore comune: la passione. Ma per cercare un ampli o un wha wha o per perdere la testa per una rossa Fender ci vuole la musica adatta.
E noi abbiamo preso spunto da una recente classifica dei migliori assoli di tutti i tempi, pubblicata qualche giorno fa su Insider.
Al 10° posto troviamo l’alieno Hendrix in Voodoo Child.
Al 9° posto Brian May dei Queen che in Brighton Rock delizia i fan con due minuti maestrali mentre in posizione 8 troviamo l’epico assolo di Kirk Hammet in One.
E che dire della struggente Purple Rain dell’indimenticabile genio di Minneapolis? Posizione 7 e posto fisso nel nostro cuore.
Al 6° posto l’immancabile Free Bird che Allen Collins e Gary Rossington dal vivo trasformavano in irresistibili jam session con i Lynyrd Skynyrd.
Non servono parole per la ballad November Rain che il buon Slash proietta nell’olimpo degli assoli. Qui in posizione 5.
4° in classifica, ma inciso nella mente e nei cuori l’inconfondibile tocco di David Gilmour in Comfortably Numb.
Sul podio (3°) il tapping a due mani del compianto Eddie Van Halen che rivoluzionò il mondo della chitarra. E non solo.
Medaglia d’argento ancora per Hendrix che con la sua versione “All Along the Watchtower” di Bob Dylan ci ha regalato questo assolo pazzesco.
Ma nulla supera la magia di Jimmy Page in Stairway to Heaven, un capolavoro senza tempo.
Forse perché scegliere una chitarra è un po’ comprare una scala per il Paradiso.