Contratto uso foresteria, come funziona
Tra i tanti tipi di contratti di affitto ne esiste uno particolarmente atipico che presenta interessanti caratteristiche. Stiamo parlando del contratto di locazione uso foresteria, un contratto che viene utilizzato nella maggior parte dei casi da aziende, imprese o società di capitale per mettere a disposizione dei propri dipendenti e soci un’immobile ad uso abitativo per un determinato periodo di tempo. Scopriamone insieme tutti i segreti.
Come funziona il contratto di locazione ad uso foresteria?
Ampiamente diffuso in Italia, il contratto di locazione ad uso foresteria, a differenza dei contratti tradizionali, viene stipulato tra una persona fisica e una persona giuridica e coinvolge tre soggetti: il proprietario dell’immobile (il locatore), un’impresa o una società che ha interesse ad affittare l’abitazione per metterla a disposizione a uno o più dipendenti (il conduttore) e il dipendente stesso che va a sfruttare l’unità abitativa (utilizzatore).
La normativa che si occupa e che regola il contratto a uso foresteria non prevede alcun limite di tempo che vincola le parti. Nello specifico significa che il locatore e il locatario possono, di comune accordo, scegliere autonomamente la durata del contratto di locazione, secondo le norme del diritto privato.
Qual è la normativa per il contratto di locazione ad uso foresteria?
Un’altra grande differenza rispetto ai contratti tradizionali è che il contratto a uso foresteria non viene regolamentato dalla legge n.431/1998 “Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo”, ma dalle norme del codice civile e secondo le regole del diritto privato. Tuttavia, nonostante la facilità di gestione del contratto, è necessario che vengano rispettate delle condizioni:
- – il locatore non può essere un imprenditore individuale
- – l’immobile destinato alle temporanee esigenze di alloggio dei dipendenti dell’impresa deve essere destinato a uso abitativo
- – nel contratto deve essere espressamente specificato che l’unità viene concessa in locazione a uso foresteria al dipendente della società
Registrazione del contratto
Il contratto a uso foresteria può essere registrato tramite il modulo RLI all’Agenzia delle Entrate. All’interno del modulo bisognerà inserire i seguenti dati:
- i dati generali relativi al contratto (tipologia, durata, data di stipula)
- i dati dei soggetti contraenti
- i dati dell’immobile oggetto della locazione
- l’eventuale opzione (o revoca) al regime della cedolare secca
Il modello RLI va presentato presentato in via telematica, direttamente o tramite gli intermediari abilitati. Il modello RLI dovrà essere utilizzato anche per tutti gli adempimenti successivi alla registrazione del contratto, quali proroghe, cessioni, risoluzioni.
I costi della registrazione di un contratto di locazione a uso foresteria sono i medesimi delle altre tipologie: 168 € (imposta di registro) e 14,62 € (imposta di bollo da applicare ogni quattro facciate dattiloscritte o ogni 100 righe).
Qual è il modello fac simile per il contratto di locazione ad uso foresteria?
Come avrai ben capito, il contratto a uso foresteria non presenta alcun modello prestabilito e precompilato. Questo perché lascia libere le parti coinvolte di modellarlo secondo le proprie esigenze. La legge afferma che la locazione ad uso foresteria non è una locazione abitativa, né primaria né transitoria, in quanto non è diretta a soddisfare alcuna esigenza abitativa del conduttore o del locatore, bensì la diversa esigenza – che ne costituisce la causa – di taluni soggetti di destinare l’immobile locato a temporaneo alloggio di propri dipendenti od ospiti Per chi volesse, però, esistono dei modelli fac-simile che permettono di compilare un contratto in maniera semplice e guidata.