Girata nell'arco di tre anni, la serie di Martin Usborne è composta da oltre quaranta immagini di cani che guardano in silenzio attraverso i finestrini delle auto, spesso nel cuore della notte. Le immagini, che sono messe in scena e altamente cinematografiche, evocano uno stato d'animo di solitudine e nostalgia. Non sono tanto ritratti di cani quanto studi sulla separazione: da un lato si riferiscono alla separazione tra umani e (altri) animali, ma dall'altro alla separazione dentro di noi, tra il nostro io quotidiano e le parti più crude (più animali) che teniamo sotto chiave. Le immagini, che attingono al lavoro di Hopper e Crewdson, hanno un sottile umorismo e una certa speranza: Usborne vuole mostrare che c'è bellezza negli spazi più bui dentro di noi. Martin Usborne (nato nel 1973 a Londra) concentra il suo lavoro principalmente sui ritratti, sia umani che animali. Ha pubblicato due libri, "Ho vissuto a Hoxton per 81 anni e mezzo" (2009) e "My name is Moose: modern Life through a dog's eyes" (2011). "The Silence of Dogs in Cars" è stato esposto in mostre personali a Londra e Los Angeles, nonché su vari blog d'arte e riviste di tutto il mondo, ad es. G. The New Yorker Photo Booth, Time Light Box, Burn Magazine, foto8, BBC Viewfinder, The Guardian, The Independent, British Journal of Photography, Das Magazin. "
Copertina rigida 30 x 24 cm 96 pagine 52 illustrazioni a colori Inglese Fuori stampa ISBN 978-3-86828-318-1 2012 Artista: Martin Usborne Testi: Martin Usborne, Susan McHugh
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