Gurdjieff ed Ouspenskij, due libri nuovi

Descrizione

Due libri nuovi di Georges Ivanovic Gurdjieff e Pëtr Dem'janovič Uspenskij: 1) "Un nuovo documento. Incontri (1928-1945)" di Pëtr Dem'janovič Uspenskij. Secondo la legge delle ricorrenza, la possibilità di imbattersi in una Scuola è rara e straordinaria. Chi non ha avuto la fortuna di incontrare personalmente Ouspenskij, troverà qui una viva testimonianza del suo insegnamento. 2) "Incontri con uomini straordinari" di Georges Ivanovic Gurdjieff. Gurdjieff è una delle più enigmatiche e soggioganti figure che abbiano traversato questo secolo. Per molti, incontrarlo volle dire «cambiare la vita», imparare ad essere: fra questi René Daumal, Katherine Mansfield, il filosofo Uspenskij. E molti furono anche i suoi nemici e denigratori, che videro in lui soltanto un mistificatore dai pericolosi poteri. Quando Gurdjieff arrivò in Francia, nel 1922, accompagnato da un piccolo gruppo di seguaci, già lo precedevano disparate leggende. A Parigi, in breve tempo, dopo che egli ebbe costituito la comunità del Prieuré, presso Fontainebleau, si cominciò a parlare di lui come di un maestro inaudito e sconcertante, che insegnava innanzitutto – con l’ausilio di tecniche che sembravano collegate ad antichissime dottrine orientali – a risvegliarsi da una vita di automi addormentati. Tale, infatti, egli giudicava la vita normale degli occidentali. Da quel momento fino alla morte, avvenuta a Parigi nel 1949, l’insegnamento di Gurdjieff si diffuse capillarmente, toccando le persone più diverse: e ancora oggi i suoi seguaci sono sparsi in ogni parte del mondo. Con Incontri con uomini straordinari, pubblicato postumo nel 1960, Gurdjieff non introduce soltanto al suo insegnamento, ma solleva il velo sulla sua vita precedente all’arrivo in Francia.