wildbacher

Descrizione

Il vitigno è rimasto radicato solo nella zona di Pieve di Soligo e non si è diffuso altrove. In Italia la sua registrazione risale al 1903. È un vitigno rustico, forte, resistente, di produzione regolare. Fino alla metà del secolo scorso non veniva mai vinificato in purezza ma veniva utilizzato solo per conferire maggiore acidità ai vini. È conosciuto da tutti i contadini della zona e viene affettuosamente chiamato “bacher”. La vinificazione in purezza inizia negli anni '50 a Col Sandago producendo un vino IGT. È un vitigno che in passato rischiava di scomparire;per fortuna però oggi è ormai a tutti gli effetti parte del patrimonio dei vitigni italiani ed è considerato AUTOCTONO (biotipo della zona del Col Sandago) È una vendemmia tardiva (fine ottobre) il grappolo è piccolo, gli acini sferici con pelle scura e spessa.la maturazione stessa è tardiva;la potatura viene effettuata a secco. La resa per ettaro è molto bassa. Territorio: Colline di Susegana, argilloso, calcareo con scheletro di arenaria.Non esiste stress idrico Clima: mite e temperato senza sbalzi;esistono tuttavia zone dal microclima particolarmente ventilato e fresco con una buona escursione termica e poca umidità. Abbiamo voluto creare un vino di lungo invecchiamento e la commercializzazione avviene 3 anni dopo la vinificazione. La via del Wildbacher Le uve raccolte manualmente in cassette vengono portate in cantina e poste su un nastro con lo scopo di selezionare i grappoli;si passa poi alla pigiatura e alla diraspatura.La vendemmia avviene in due momenti distinti: uva matura e uva stramatura, una parte della surmatura viene lasciata appassire su apposite grate.Le vinificazioni avvengono separatamente in tini di acciaio e legno. Invecchiamento: 20 mesi in botti di rovere da 500 litri, metà nuove e metà di primo e secondo passaggio. Successivamente in bottiglia per altri 12 mesi. Abbinamenti Primi piatti “importanti” con sughi all'uovo e di carne.piatti “gustosi” di carne rossa o sel