Da collezione personale
Mis. 35x44 tracce di firma in basso a destra. titolo e firma a retro località ed datato 1923!
Disponibile a qualsiasi expertise o visione d esperto di vostra fiducia
Ritroviamo il volto di Angelo Abrate ( 1900 – Sallanches 1985 ) nella fotografia datata 1977 e scattata in occasione di una Assemblea del Club Alpino Accademico tenutasi al monte dei Cappuccini a Torino; presidente Renato Chabod ( Marino Periotto ).
Abrate, nel 1908, si trasferisce a Marsiglia per ritornare nella città natale nel 1916: è un giovane appassionato di montagna, che lavora nel campo della meccanica sino a diventare design industriale e ad essere accolto quale membro del Club Alpino ( sia italiano che francese ) e della Gendarmerie d’Alta montagna a Chamonix.
Intanto dipinge – in particolare le località valdostane – guardando a Segantini e Hodler ma altresì a Cesare Maggi di cui diviene estimatore ed amico.
Nel 1941 espone alla Promotrice delle BB AA di Torino le proprie tavole dipinte “con il coltello” ( tranne che per i cieli ), quindi al Circolo degli Artisti sino alla mostra del 1986 tenutasi presso la galleria “Berman”, all’ampia serie di dipinti esposti presso la galleria “Fogliato” ( 1920 ) e all’importante rassegna aostana curata da Leonardo Acerbi e Marina Mais nel 2021 . Due importanti dipinti sono stati di recente esposti al Museo Civico “Arnaldo Tazzetti” di Usseglio in occasione di una rassegna tutta dedicata alla montagna.
Nel 1976 viene pubblicata l’Autobiografia La dernier toile ( ed. Arthand ). Da un inizio faticoso economicamente, Abrate vede le proprie opere esposte a Genova ( Municipio, Baluce in inverno ), a Parigi ( Ambasciata d’Italia, Il boscaiolo ), a Torino ( Collezione della Provincia, Tormenta ), al Museo della Montagna ( Aspre pareti ), sino alla Collezione del duca d’Aosta ( Cortina d’Ampezzo ).
Scrive Acerbi: “Angelo Abrate vive intensamente la passione per la montagna il soggetto prediletto.