Raro acquerello "Veduta di Pola" del pittore istriano Gigi Vidris (Pola 1897-Torino 1976), firmato in basso a sinistra. Cornice d'epoca leggermente rovinata nell'angolo in alto a destra (come da foto). Cm 52x52.
Nato a Pola, in Istria, con cognome Vidrich, inizia a disegnare sui banchi di scuola, facendo caricature a maestri e compagni. Autodidatta, collabora con diversi periodici locale: "La Mosca", "La Tarma", "L'Unico" ed "El Grizolo". Nel 1928, in seguito all'italianizzazione dei cognomi, cambia il suo in Vidris. Partecipa nel frattempo a sempre più numerosi concorsi regionali, nazionali ed internazionali ed espone in personali e collettive in tutta Italia. Sempre più numerosi i suoi premi, finanche alla Biennale di Venezia. Alla conclusione della seconda guerra mondiale, allorché Pola viene occupata dal Governo Militare Alleato, egli illustra la dolorosa situazione delle genti adriatiche della Venezia Giulia, collaborando attivamente a "El Spin", settimanale satirico pubblicato a Pola dal 1945 al 1947. Nel 1947 deve abbandonare la sua città. Si stabilisce a Torino dove inizia una nuova produzione ispirata alla vita dei "barboni" della periferia torinese. Con tale produzione, partecipa con successo al "Salone dell'Umorismo" di Bordighera, del quale diviene Presidente della Giuria internazionale. Nello stesso tempo continua la sua collaborazione come vignettista con la stampa degli esuli ed anche con quella torinese e nazionale. Nel 1967 espone all'Expo di Montreal. Due anni dopo la sua morte il Centro di Cultura Giuliano Dalmata realizza una mostra itinerante di 120 sue opere. Nel 1997, nel centenario della nascita, l'Istituto Regionale di Cultura Istriana gli dedica un'altra mostra e la pubblicazione di un catalogo. Nel 2016, presso le Scuderie di Palazzo Moroni a Padova si è tenuta la mostra "Gigi Vidris, un istriano da ricordare".