Da eredità, vendo ottimo ritratto di Glauco Cambon (Trieste 1875 – Biella 1930), raffigurante il medico, dottor Jacchia.
L’uomo, molto attraente e in abito da sera, con guanti alla mano, rappresenta perfettamente lo spirito di mondanità dell’ultima Trieste austriaca, crocevia di professionisti e di benessere. Anche il formato verticale è tipico dei ritratti borghesi dell’epoca.
Cambon è tra i massimi pittori della scuola triestina tra il XIX e il XX secolo.
Il dipinto è firmato e datato “1900” in basso a sinistra.
Misure tela: 100 x 50 cm.
Corredato della sua cornice originale in legno, pastiglia e doratura.
GLAUCO CAMBON (Trieste, 1875 – Biella, 1930)
Pittore dal bagaglio visivo complesso, a Monaco di Baviera tra il 1891 e il 1895, a Roma dal 1900 al 1905 e presente alla Biennali veneziane del 1897 e del 1907, Glauco Cambon fu tra i pittori della giovane generazione triestina che presero parte al concorso per la decorazione della Cassa di Risparmio tra il 1911 ed il 1912, uscendone però sconfitto dalla sfida con gli ottocentisti Scomparini e Barison. Egli presentò alla gara l’ambiziosa tela dal titolo Amor Renovator Vitae che venne stroncata dalla critica dell’epoca nelle pagine de Il Piccolo per le “preoccupanti incertezze” dal punto di vista disegnativo e un impianto prospettico approssimativo; parole ingenerose, espressione non soltanto del gusto dell’epoca, sostanzialmente di retroguardia, ma dell’asse tra giuria e i decani dell’arte triestina.
A ben guardare, la monumentale tela di Cambon, appaiono evidenti non soltanto un’atmosfera di matrice monacense ma anche rimandi al Giulio Aristide Sartorio (presente alla Biennale del 1907 con il fregio Le Tenebre, L’Amore e La Morte) della Gorgone e gli eroi del 1897 e alla pittura veneta début de siècle di Cesare Laurenti, al quale era stata dedicata una sala personale alla Biennale del 1907.