HENRI MATISSE -L'italienne 1916
poster originale stampato in occasione della mostra eccezionale
(la prima volta in cui i capolavori lasciano il Guggenheim)
Da Van Gogh a Picasso, da Kandinsky a Pollock
Il percorso dell'arte moderna
PALAZZO GRASSI VENEZIA 9 nov - 9 dic 1990
di LUDOVICO PRATESI Repubblica 8/9/1990 Solomon Guggenheim Museum , New York, Tannhauser Collection
L' ordine della baronessa era perentorio: nessun quadro figurativo doveva entrare nella collezione di Solomon R. Guggenheim, nata all' insegna della Non-Objective Art, l' arte non oggettiva.
Niente realismo, al bando Ben Shahn e Edward Hopper: per la nobildonna tedesca Hilla von Rebay, sacerdotessa in terra americana dello spirituale nell' arte, fidanzata con un artista del Bauhaus, amica personale di Vasily Kandinsky e attratta dalle teorie teosofiche di Rudolf Steiner, esisteva soltanto la pittura astratta.
Dal 1929, per vent' anni, la collezione Guggenheim è mano sua: Solomon le ha dato carta bianca, può acquistare i quadri che vuole. Così, una dopo l' altra, entrano nella raccolta opere come Pittura con margine bianco (1913) di Vasily Kandinsky, Il suonatore di fisarmonica (1911) di Pablo Picasso, Donna che tiene un vaso (1927) di Fernand Léger.
Dieci anni più tardi, il magnate decide di aprire la collezione al pubblico: il Museum of Non-Objective Painting, diretto dalla Rebay, è un inno all' arte spirituale, con i quadri disposti lungo le pareti delle sale, rigorosamente dipinte di grigio, illuminazione soffusa e come sottofondo la musica di Johann Sebastian Bach.
Con questo singolare tempio dell' astrazione comincia la storia della Fondazione Guggenheim, una delle raccolte d' arte contemporanea più famose del mondo.
Dati Principali
CondizioneCome nuovo - perfetto o ricondizionato
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Matisse L'italienne poster VENEZIA GUGGENHEIM 1990