Il letto è progettato con la consulenza del professor Zerbi, noto ortopedico con il quale aveva già collaborato per la realizzazione di un letto d’ospedale. Il compito che qui si propone, è realizzare un sistema innovativo che possa fornire diverse misure senza interferire nella struttura. Il progetto vuole rendere massima l’aerazione del sistema supporto-materasso e minimo l’effetto amaca trasversale. Per tale motivo le barre longitudinali sono state scelte sottili ed i materiali sono stati realizzati in compositi avanzati. Il calcolo strutturale per tali elementi e il prototipo è stato fatto nel laboratorio CSI della Montedison di Milano. Il piano di riposo diventa un insieme di barre a sezione rettangolare in vetroresina con terminali in PVC trasparente e morbido, disposte come l’allungamento del corpo. Privo di telaio perimetrale, si può variare a piacere la lunghezza delle travi ed il relativo numero di barre, lasciando quindi una grande libertà di dimensioni. Il tutto è collegato ad un telaio di forma a U flessibile in misura tale da tendere i rivestimenti a camicia delle due testate, formate da un telone a sacco grezzo ricopribile a sua volta con tessuti sfoderabili dei colori desiderati.
Acquistato nel 1986 da rivenditore autorizzato e di unico proprietario.